TI OFFRO UN CAFFÈ
- Francesco Cancian
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
GESTO INCLUSIVO PER LE PERSONE CHE…CON IL CUORE, NON DIMENTICANO!
Il comune di Masedara sul Piave attraverso l'associazione Anteas Sole e Sorriso aderente al coordinamento provinciale Anteas di Treviso aderisce a “TREVISO CITTÀ AMICA DELLE PERSONE CON DEMENZA”, e collabora con il “Centro Sollievo” che ha sede presso il palazzo Don Romero Viale Caccianiga 71, dove, per due mattine alla settimana, ogni martedì e giovedì, vengono ospitate, accolte e valorizzate persone con decadimento cognitivo.
Il Centro Sollievo che fa parte del Progetto Sollievo finanziato dalla Regione del Veneto e da Ulss 2 Marca trevigiana nato nell’ottobre del 2014, è gestito dall’Organizzazione di Volontariato Anteas Sole E Sorriso E.T.S., da volontari che credono che sensibilità, supporto e soprattutto inclusione, siano le basi per costruire una comunità in cui le persone con demenza possano partecipare alla vita pubblica.
L’attenzione e la tenerezza verso queste persone e le loro famiglie, sono “sorsi di normalità” che aiutano a mantenere più a lungo nel tempo quello che resta della loro identità e personalità. Un gesto che sembra insignificante come quello di bere un caffè al bar o in pasticceria, in compagnia dei volontari, incontrando altra gente, magari riconoscendo amici o conoscenti, diventa il rivivere momenti di leggerezza e di gratificazione.
Ecco, “TI OFFRO UN CAFFÈ ” può essere un’iniziativa che include la persona con demenza perché la fa uscire dall’isolamento sociale e riprendere vecchie e serene abitudini.
Per questo obbiettivo, in alcuni Esercizi Pubblici del Comune di Maserada che hanno aderito a questa iniziativa, troverai un’apposita cassetta pro-ospiti del Centro Sollievo, dove liberamente potrai inserire il valore di un caffè: una volta al mese e durante i giorni di attività del centro, i volontari accompagneranno le persone che seguono, nei bar o pasticcerie di Maserada Sul Piave e frazioni.
Dalla demenza e decadimento cognitivo, per ora, non si può guarire, si può però continuare a mantenere a lungo una buona qualità di vita. Affinché questa patologia non diventi un’etichetta che oscura la Persona è importante che ognuno scelga di compiere piccoli gesti di umanità condivisa come quello di un caffè offerto o quello di donare un po’ di tempo libero per diventare volontari del Centro Sollievo al fine di dare continuità a questo servizio.
UNA COMUNITÀ AMICA COMPRENDE ED INCLUDE, NON DISCRIMINA ED È SOLIDALE!

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