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Dopo due anni di pandemia il Volontariato riparte dal Codice del Terzo Settore

Sabato mattina, presso Centro Sociale in Piazza Donatori del Sangue, i due enti del volontariato, in collaborazione con Pro Loco Mogliano, Coordinamento Volontariato Treviso Sud e Addolciamo l'Autismo hanno lanciato il convegno dal titolo “Dopo due anni di pandemia il volontariato riparte dal Codice del Terzo Settore”.

Alberto Franceschini, presidente di Anteas Treviso e del CSV di Treviso e Belluno, e il professor Alceste Santuari hanno ricordato ed esposto come durante la pandemia, soprattutto nella prima ondata di COVID-19 dei primi mesi del 2020, il volontariato è stato una risorsa fondamentale. Infatti, in pieno lockdown, ha operato per la comunità, rendendosi utile attraverso servizi a domicilio, come per esempio fare e portare la spesa e la consegna dei farmaci direttamente a casa. Inoltre, è sempre stato attivo il servizio di trasporto sociale di Anteas Treviso: anche nei periodi più acuti della pandemia, il volontariato ha accompagnato le persone che non potevano muoversi. Attraverso il numero verde di Anteas Treviso, tutto il mondo del volontariato durante questa pandemia si è messo in ascolto dei bisogni delle persone più sole.

Durante il convegno sono state ribadite l'importanza del volontariato durante la pandemia ed è stato chiesto a istituzioni e politica di esser coinvolti nelle scelte relative ai piani socio-sanitari di zona per la comunità. Una critica sollevata dal professor Santuari e dal presidente di Anteas Treviso Franceschini è che spesso la politica e le ULSS delegano al volontariato molte attività, senza dar modo alle associazioni di poter influire sui piani strategici, ovvero poter esporre la necessità di maggiori risorse per il raggiungimento degli obiettivi predisposti o di illustrare il proprio punto di vista, attraverso l'analisi e la proposta d'intervento su un problema della comunità.

Per quanto riguarda il Codice del Terzo Settore sia il professor Santuari sia il presidente di Anteas Treviso Franceschini vedono di buon auspico l'inserimento del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Il Codice del Terzo Settore è funzionale a poter snellire la burocrazia delle associazioni.

Nel Codice del Terzo Settore sono inserite le organizzazioni di volontariato (ODV) (artt. 32 e ss.), le associazioni di promozione sociale (APS) (artt. 35 e ss.), gli enti filantropici (artt. 37 e ss.), le imprese sociali, incluse le cooperative sociali (art. 40), le reti associative (artt. 41 e ss.), le società di mutuo soccorso (SOMS) (artt. 42 e ss.), le associazioni riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale di cui all'art. 5, in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi.

Il professore Alceste Santuari e il presidente Alberto Franceschini, al tempo stesso, sono fiduciosi nel Codice del Terzo Settore, chiarendo che vedremo nei prossimi mesi come migliorerà la vita delle nostre realtà associative.




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